A Tavola con gli Dei

Spesso siamo soliti pensare che mangiare sia qualcosa di naturale ed automatico nelle nostre vite, quindi che necessita di scarsa attenzione, almeno fino a quando non sopraggiungono dei disagi che ci fanno fermare. Tutti sono abituati, per lo meno in questa parte del mondo, a sedersi a tavola almeno tre volte al giorno per mangiare qualcosa che permetta loro di sentirsi energici e re-attivi.

Ma quante persone si interrogano sulla differenza che esiste tra il verbo mangiare ed il verbo nutrire? Abituati come siamo a correre dietro all’orologio, agli impegni, alla nostra agenda o alla nostra famiglia… spesso ci dimentichiamo che il nostro corpo è una creatura complessa che necessita non di “cibo” in modo generico, ma di “nutrimento”, di specifiche sostanze che combinate tra di loro gli permettono di essere in grado di far fronte alla sua quotidianità fatta di cose da fare e di emozioni. Eh si, anche queste assorbono energie!

Se “Mangiare” significa assumere cibo per placare lo stimolo della fame, immediatamente ci rendiamo conto che, uno dei problemi dei nostri giorni, a livello nutrizionale, sociale e culturale è proprio il fatto che tendiamo a mangiare non più semplicemente per soddisfare il senso della fame, ma per golosità, per noia, per nervosismo… per creare l’occasione giusta alla socializzazione. Mangiare è un atto edonistico: l’Uomo trae piacere dal cibo, ma spesso ne abusa, cercando con esso una via per placare emozioni scomode, riempire vuoti, attutire delle vulnerabilità.

“Nutrire”, verbo spesso usato in modo riflessivo è un approccio al cibo molto diverso da quello prima descritto… “Nutrirsi” significa fornire al nostro organismo le sostanze di cui ha bisogno, nelle giuste quantità e proporzioni, per far funzionare in maniera corretta, in termini di macronutrienti (proteine, carboidrati e lipidi) e micronutrienti (vitamine, minerali ed altri elementi) il nostro corpo, ma anche la nostra psiche. Nutrirsi implica una dimensione olistica dell’alimentazione, significa mangiare alimenti che, in base alle nostre condizioni fisiologiche, possono darci quei nutrienti di cui abbiamo bisogno per mantenere al meglio uno stato di ben-essere.

Nutrirsi vuol dire scegliere cosa mangiare, quando, in che misura, con chi… per mettere più benessere a tavola e dunque nelle nostre vite.

“A tavola con gli dei” è stato un libro scritto da Franca Errani e Giovanni Civita nel 2008, Ediz. Innerteam, quando l’attenzione verso un’alimentazione consapevole non era ancora di moda. Attraverso un’esplorazione della concezione del giusto peso per ciascuno di noi, le dinamiche disfunzionali che spesso reiteriamo nel nostro quotidiano e l’introduzione di alcuni semplici esercizi per la conoscenza di sé e del nostro corpo, il testo introduceva in modo leggero un nuovo modo di vedere il rapporto con la tavola, con il cibo e la nostra psiche: la presenza di alcuni archetipi.

Il testo, inserito nella Bibliografia del Master in Counseling Gastronomico della Dottoressa Zuleika Fusco, letto ed approfondito da Giulia Di Sipio durante il suo percorso di studi è stato fonte di ispirazione, nonché galeotto nel far sì che nascesse questo nuovo progetto.

“A tavola con gli dei” oggi è un sito internet dove i nostri diversi saperi si sono armonicamente incontrati. Attraverso un lavoro di confronto e condivisione, abbiamo potuto constatare l’importanza di approfondire ulteriormente il legame che unisce ognuno di noi al cibo: non solo gli archetipi, le 13 divinità del pantheon greco influenzano con le loro energie il nostro modo di guardarci, di giudicarci, di relazionarci con gli altri, di stare a tavola… ma anche come ognuno di noi entra in cucina e prepara i propri pasti.

Ecco dunque l’esigenza di pubblicare anche un nuovo libro: “Il Cibo come via, gli Archetipi come guida”, un testo che si arricchisce di ricette ed approfondimenti sul rapporto con la cucina, gli abbinamenti, le scelte… e di input per lavorare quotidianamente a come migliorare la qualità della propria vita e del proprio ben- essere attraverso una diversa relazione con il cibo e con la tavola.

E per essere sempre aggiornati e non smettere di ricevere stimoli, attraverso il sito internet sarà possibile monitorare il proprio Olimpogramma ed il suo andamento, leggere articoli sugli argomenti trattati, partecipare a percorsi di lavoro su di sé, richiedere dei colloqui di approfondimento in privato per rielaborare e metabolizzare insieme vissuti, situazioni, emozioni.

Per acquistare il nuovo libro “Il Cibo come via, gli Archetipi come guida”