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Ri-scopriamo la ciclicità

In occasione del prossimo Solstizio d’Estate, giorno in cui si celebra l’inizio dell’estate, ma anche del passaggio dall’ombra e dal freddo dell’inverno alla luce e al calore della nuova stagione, una serata per lavorare su cosa significa per ognuno di noi la parola ciclicità, la differenza tra tempo lineare e tempo circolare, l’importanza del sapersi fermare a celebrare l’abbondanza, i risultati ottenuti e quelli che stiamo per raccogliere.

L’uovo di Pasqua fai da te

Un tempo l’uovo di Pasqua era un momento di grande gioia per i bambini. Oggi che l’offerta è cresciuta e mangiare cioccolato non è più così raro… tutto ha perso un po’ il suo fascino. E se lo realizzassimo in casa in modo semplice e divertente?

S come San Valentino

Come avviene nelle nostre vite con le persone, per mangiare occorre essere disposti a mettere da parte la nostra diffidenza iniziale nei confronti di qualcosa che è “altro da noi”, e scegliere di fidarci.

La pizza della domenica sera

La domenica sera è uno di quei momenti in cui impastare rende meglio l’idea di cosa significhi trasformare le emozioni in qualcosa che nutre e appaga. Provare per credere. Con la pizza è meglio.

Un dolce ricordo

Ricordo i suoi “gnocchi di pane”, la sua “pappa al pomodoro”, le sue torte di frutta surmatura… Ad ogni occasione di convivialità, Speranzina, come veniva affettuosamente chiamata da tutti noi, preparava sempre qualche manicaretto. Amavo la sua capacità di trasformare gli ingredienti che trovava nel suo frigo, in ricette. C’era sempre un filo sottile che le univa… e un dolce racconto che ne impreziosiva il valore.

Il confort di una vellutata

Non bisogna approfittare del potere curativo dei cibi. Non tutti gli alimenti, così come non tutte le ricette, risuonano con la nostra condizione del momento.

Il segreto non è reiterare strategie note, ma imparare a conoscersi per individuare come curarsi. Quando ne abbiamo bisogno. Nel corpo, nella mente, nelle emozioni e nello spirito.

Mangiare l’invisibile

Hai mai pensato di come il cibo sia importante per noi e per l’essere umano in generale? Prova a chiudere gli occhi e ad immaginarti solo in un deserto. Senza acqua e senza cibo, non ci sono ricchezze che possano salvarti… né cultura, né conoscenza, né preparazione atletica… Il cibo e l’acqua sono, come l’affetto, due beni primari per tutti gli esseri umani.

La pentola a pressione

Quante volte ci capita di ingoiare grossi rospi amari e sentirci a disagio con noi stessi per essere venuti meno ai nostri bisogni, a quello che per noi è importante, ai nostri valori? Un po’ come una pentola a pressione, quando tratteniamo “troppo”, magari per amore degli altri, poi esplodiamo.
Vediamo come rompere questa dinamica.

Il gusto del giudizio

In un mondo di “tuttologi”, dove con facilità possiamo accedere alle più disparate informazioni, tutti ci sentiamo nella posizione di poter dire la nostra, criticare l’operato altrui ed evidenziare gli errori, i difetti, le mancanze… ma quanto ci soffermiamo ad ascoltare realmente gli altri?

Tutto parla di noi. Anche quello che mangiamo

Secondo il primo assioma della comunicazione: non si può non comunicare. Tutto è comunicazione. E se lo è perfino il silenzio, perché non dovrebbe esserlo quello che decidiamo di mettere nel nostro piatto o a bollire in pentola?

Non ci si nutre di rimorsi

Il ri-morso non nutre, come il rimuginare non paga. Non è stando nella posizione della vittima o del carnefice, nel colpevolizzarsi o struggersi che abbiamo la possibilità di modificare quello che accade nella nostra vita. Ed è importante cogliere ed accogliere questa sfumatura: le cose si verificano, in un senso e nell’altro, ogni qualvolta noi muoviamo delle energie.

Il Topolino dei denti

Non ho mai dimenticato quel passaggio. Il rito del Topolino dei denti è rimasto indelebile nella mia memoria fino ad oggi, continuando a ricordarmi, al solo pensiero, di quanto sia importante onorare con creatività e dolcezza, quello che accade nella nostra vita.

Il fiore della bellezza

Sarà perché le miei origini per metà sono abruzzesi e per metà sono romane, ma io personalmente i carciofi li ho sempre considerati un cibo straordinario… cucinati con olio, aglio e menta, credo che siano per me uno dei contorni che più adoro… per non parlare della loro versione fritta in pastella, alla giudia, crudi con limone e parmigiano a scaglie… insomma… quando ho scoperto il mito al quale fanno riferimento non mi sono stupita.

Il problem solving in cucina

Se la salute, il benessere, l’appagamento… non vi sembrano essere delle motivazioni sufficientemente valide per dare maggiore importanza a ciò che mangiamo, perché non investire delle energie per ottimizzare il proprio rendimento, massimizzare le risorse, rendere più efficace il nostro tempo e, far sì che di sponda, anche la nostra salute (insieme al nostro portafogli) ne possa beneficiare?

“La cucina come mezzo di comunicazione”

Potremmo dire, facendo riferimento alla “Pragmatica della comunicazione” di P. Watzlawick, che poiché in una interazione, ogni comportamento ha il valore di un messaggio e dunque, “non si può non comunicare”, anche le nostre azioni in cucina e ciò che prepariamo possono dunque essere un nostro modo di comunicare. Con noi stessi e con gli altri.

“La tecnica dello scalatore”

Attraverso la tecnica dello scalatore è possibile, con l’allenamento e la perseveranza, imparare a vedere e dunque ad affrontare le cose in modo diverso. Graduale. Per step.

La meditazione della lumaca

Per il suo essere autonoma, indipendente, saggia, portatrice di un tempo lunare, interiore, introverso, sognante… che prima di concretizzare i suoi progetti, li metabolizza e interiorizza… alla lumachina dedichiamo il nostro nuovo inizio, affinchè ci possa offrire uno spunto di riflessione per le nostre trasfromazioni in nome di un maggior benessere.

Il 2022 sta arrivando. Ripartiamo da noi!

Manca ormai poco, pochissimo alla fine di questo anno. Tempo di bilanci, di nuovi buoni propositi… ma anche e soprattutto, è arrivato il momento di fare i conti con ciò che ha fatto il suo corso nella nostra vita e necessita di essere lasciato andare. C’è bisogno di spazio per accogliere quello che arriverà di nuovo e di fiducia.

Mangiare è un’attività olistica

Mangiare è un’attività olistica. Attraverso la preparazione dei nostri piatti, l’elaborazione delle nostre ricette, nutriamo la nostra mente, evochiamo ricordi, alleniamo le nostre abilità… mangiando ciò che prepariamo nutriamo il nostro corpo e, fin dai profumi che le nostre ricette emanano, nutriamo il nostro spirito.

Il Cibo come condivisione di valori

“Noi siamo ciò che mangiamo non è solamente un modo di dire”, è l’espressione di ciò che portiamo nel mondo. A tutto tondo. Attraverso il Cibo ognuno di noi si relaziona con sé stesso, con le sue parti più intime e con gli altri. Condividendo alcuni alimenti piuttosto che altri, delle occasioni piuttosto che altre… ognuno ha il potere di fare una scelta e di poterla trasmettere e divulgare.

“Noi siamo ciò che mangiamo” …non è un modo di dire

In occasione dell’uscita del libro: «Il Cibo come via, gli Archetipi come guida» una serata con l’autrice Giulia Di Sipio per riflettere insieme su come la Tavola oggi possa essere l’occasione ed il mezzo al tempo stesso che ci permette di trasformare il nostro quotidiano e migliorare la qualità della nostra vita.

“La ricetta dello stare”

Sarà che da poco abbiamo festeggiato la festa dei Nonni… ma sono certa che molto del mio rapporto con il Cibo e con la Cucina lo devo a loro.

Il valore delle piccole cose

Spesso siamo portati a pensare che siano i grandi cambiamenti a trasformare la nostra vita… e se invece iniziassimo dal modificare le piccole cose del nostro quotidiano?

Mangiare consapevolmente

La Cucina, laboratorio alchemico e di trasformazione per eccellenza è lo spazio all’interno del quale, ognuno di noi, senza essere necessariamente uno Chef, può, attraverso un processo che prevede tre fasi fondamentali: l’intenzione, il pensiero e l’azione, scegliere di realizzare qualcosa e lavorare per raggiungere il suo obiettivo.