Il Cibo come condivisione di valori

Venerdì 5 novembre è stata per me una giornata molto speciale.

Avevo avuto modo di conoscere Alessia Roselli per caso, durante la prima presentazione del libro “Il Cibo come via, gli Archetipi come guida”. Allieva di Franca Errani, Counselor Relazionale, dopo aver letto la locandina dell’evento che si è tenuto il 23 settembre a Francavilla al Mare, da Pineto è venuta ad ascoltarci.

Nei giorni successivi alla conferenza ci siamo sentite. Alessia è una di quelle persone che ti sorprendono. Empatica e con una intensa creatività, realizza delle opere delicate ed eleganti con un profondo significato simbolico e un importante messaggio etico: “Le piante dipinte con le piante”. Su un foglio di carta naturale, con pazienza e amore, come scrive la stessa Alessia, il vino, le tisane, i succhi alimentari… trovano una seconda ragione di esistere: da nutrimento per il corpo, grazie ad un pennino usato con maestria, diventano inchiostro colorato per disegnare alberi e piante che rimandano a noi, ai nostri archetipi, alla nostra essenza.

A Pineto, in Via Gabriele D’Annunzio, se passi con la macchina o passeggi a piedi, non è difficile notare la Bistrobottega Bonassì. Il locale, grazioso bistrot dalla veranda accogliente, è stato aperto poco prima del marzo 2020 da una coppia di giovani ragazzi che desideravano creare uno spazio che fosse al tempo stesso condivisione di qualità alimentare e di progetti etici e solidali. Laura e il suo compagno Alessandro sono animati da un incredibile entusiasmo, ingrediente segreto del loro menù. Nella loro bottega, selezionando delle chicche del territorio da aziende che producono a tiratura limitata, secondo metodi antichi… sul bancone danno vita a delle focacce dagli abbinamenti insoliti e audaci.

Gli incontri non avvengono mai per caso

Quando mi recai nel loro locale una domenica sera, fui affascinata dai cachi verdi sott’olio, dall’accostamento con l’avocado e l’olio all’arancia… ma, ancor di più rimasi sbigottita quando, parlando con Alessandro, appresi che era un grande appassionato di mitologia greca.

La collaborazione con Alessia, Laura e Alessandro iniziò così: tra il caso, la meraviglia, un panino e un bicchiere di vino.

“Noi siamo ciò che mangiamo non è solamente un modo di dire”, è l’espressione di ciò che portiamo nel mondo. A tutto tondo. Attraverso il Cibo ognuno di noi si relaziona con sé stesso, con le sue parti più intime e con gli altri. Condividendo alcuni alimenti piuttosto che altri, delle occasioni piuttosto che altre… ognuno ha il potere di fare una scelta e di poterla trasmettere e divulgare.

Dall’idea alla realizzazione

Quando buttammo giù la prima scaletta del nostro incontro con Laura e Alessia… fu semplice trovare una connessione tra il lavoro mio, di Franca e quello portato avanti da Bonassì… ma come esprimere a parole il filo sottile che legava la ricerca di Alessia a quella che sta, per me, dietro il cibo?

In quale punto “Le piante di Alessia” incontravano “Il Cibo come via, gli Archetipi come guida”? La prima parola che emerse durante la stessa serata fu la chiave: nelle radici. Sono proprio loro che ci permettono di assorbire la nostra linfa vitale e di poter poi tendere verso l’alto i nostri rami!

Saldi con i nostri piedi a terra, consci della nostra storia, del nostro vissuto, delle nostre origini, ognuno di noi durante la sua vita fa i conti con il susseguirsi delle esperienze che incontra lungo il percorso. Le emozioni non sempre sono positive. Talvolta la crescita e l’evoluzione passa per vie tortuose e di difficile comprensione, se le si guarda con gli occhi della mente… ma aprire il cuore, tornare alle proprie radici, questo ci salva. Ci supporta nel progredire.

“Siamo ciò che mangiamo” ma siamo anche tutto ciò che siamo stati nel passato. L’uomo cambia lentamente mentre la società corre alla velocità della luce. Tornare alle nostre radici vuol dire anche questo: riappropriarsi delle cose più semplici del nostro quotidiano, al saper distinguere i cibi che ingeriamo prediligendo talvolta quelli che meno amiamo, assaporando con maggior presenza ogni singolo boccone che portiamo alle labbra… e ricontattando la natura. Le piante, gli alberi, sono esseri viventi che ci mostrano nella loro permanenza la ciclicità, il susseguirsi delle stagioni, il rispetto di un tempo che non è solo lineare, ma anche e soprattutto legato ad una interiore evoluzione che ci fa ripercorrere ogni giorno tappe che già conosciamo, valorizzando la risorsa della trasformazione che avviene in ognuno di noi ogni volta. In un senso positivo di integrazione o, al contrario, di disgregazione.

Cibo – piante e archetipi

“Le piante di Alessia” sono anche simboli, abbiamo detto. Archetipi che mostrano parti di noi che abbiamo accolto con entusiasmo, fin dalla nascita o durante il corso della nostra vita, o aspetti che abbiamo rinnegato, chiuso in uno sgabuzzino perché scomode e poco funzionali, secondo noi, al raggiungimento dei nostri obiettivi. Ma se davvero ogni pianta rappresenta una nostra energia, così come i cibi che ogni giorno ingeriamo, siamo sicuri che possiamo veramente affermare che c’è qualcosa di cui noi possiamo fare a meno? Vi sentireste di poter affermare che del Pino Marittimo non ci sia bisogno sulla terra? …o che il Faggio sia un albero di poco conto?

No, non sto scherzando, né tanto meno banalizzando… eppure spesso accade che ci identifichiamo talmente tanto con quelle parti di noi che siamo soliti portare nel mondo che tutte le altre tendiamo a considerarle non importanti. Ma come si sentiranno i nostri sé aggressivi, istintivi, animaleschi… che spesso siamo così condizionati a reprimere? Nel tempo, la loro forza e carica come spingerà per affermarsi nelle nostre vite? Il Cibo ci offre una via. Attraverso la tavola, noi ogni giorno possiamo fare un lavoro su di noi e sulle nostre diverse parti. Mediante una scelta consapevole degli ingredienti che decidiamo di voler adoperare nelle nostre ricette possiamo dar voce a più parti di noi, senza stravolgere il nostro quotidiano ma facendo un esercizio di ascolto.

Le energie dei Cibi

Per chi avesse il libro, c’è un interessante esercizio a tal proposito che mi sento di riproporre in questa sede: “Le energie dei cibi – l’arte di ricevere il nutrimento”. Nel capitolo che presenta Persefone e il suo mito, si tratta di un’attività che ognuno di noi può iniziare ad introdurre nel suo quotidiano risvegliando non soltanto le energie dei cibi, ma anche la sua curiosità e la sua capacità di lasciarsi stupire.

Nella pratica, in modo molto semplice, scegliete un alimento e iniziate a fare una ricerca sulla sua storia, sull’etimologia del nome, sulle leggende che lo raccontano… Partite dal principio e fatevi poi guidare da ciò che arriverà per associazione… Non frenatevi, non c’è un giusto o sbagliato, fatevi portare dal Cibo che avete scelto e dalle sue radici, dalla sua storia… Quando sarai pronto, preparati ad incontrarlo. Organizzati per far sì che il vostro appuntamento sia diverso dal solito. Non cedere alla “comodità” di percorrere strade già viste, lascia la tua zona di confort ed esplora nuovi metodi di cottura, nuove ricette, insoliti abbinamenti… Sarà interessante appuntarsi le emozioni avvertite nel corso dell’esercizio, durante la sperimentazione culinaria, nell’assaggio… e può rivelarsi un ottimo modo per incontrare le energie e gli archetipi di cui hai più bisogno in uno spazio protetto, in un tempo concordato, con le persone che hai invitato.

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Se durante l’esercizio è emerso qualcosa e vorresti avere un feedback, contattami. Sarà per me un piacere parlarne insieme!

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Domenica 21 novembre presso la Bistrobottega Bonassì Alessia Roselli guiderà un bellissimo laboratorio per i più piccoli e tutto il ricavato sarà devoluto per la piantumazione di nuovi alberi. Segnate l’evento in agenda!