Un atto di amore verso noi stessi e chi ci circonda
Pensate per un attimo alla difficoltà che ognuno di noi ha di ritagliarsi durante la sua giornata dei momenti di riflessione, di pausa, di relax, di meditazione. Ormai su qualunque canale dedicato al benessere della persona si sottolinea l’importanza di uno stile di vita sano, di una corretta alimentazione… e a tal proposito, chi di voi, almeno una volta negli ultimi 6 mesi non ha tentato di mettersi a dieta, non ha pensato di voler cambiare la sua vita, di voler migliorare il suo aspetto fisico, di voler risparmiare qualche soldino, di desiderare di essere diverso da come si vedeva… e se per qualcuno questi buoni propositi sono stati degli obiettivi sufficientemente stimolanti per introdurre delle nuove abitudini nel loro quotidiano, per qualcun altro sono stati motivo di frustrazione.
Immaginate ora di poter trasformare la vostra vita ed il vostro quotidiano attraverso la vostra alimentazione: se noi siamo ciò che mangiamo, perché non provare a far coincidere le nostre energie di rinnovamento con i momenti della giornata in cui dobbiamo nutrirci? Ognuno di noi mediamente fa nell’arco della giornata almeno 3 pasti; qualcuno addirittura 5. Pensate a quanto potrebbe essere efficace portare maggior consapevolezza su ciò che noi facciamo per natura: mangiare.
La Cucina, laboratorio alchemico e di trasformazione per eccellenza è lo spazio all’interno del quale, ognuno di noi, senza essere necessariamente uno Chef, può, attraverso un processo che prevede tre fasi fondamentali: l’intenzione, il pensiero e l’azione, scegliere di realizzare qualcosa e lavorare per raggiungere il suo obiettivo.
Scegliendo di volta in volta un piatto più elaborato, gli ingredienti che si desidera utilizzare (o arrangiandosi con quelli che si hanno a disposizione), ognuno di noi cucinando attiva la sua parte creativa, mette in campo le sue risorse, il suo problem solving… e così facendo, ogni giorno, per almeno due volte al giorno, fa esperienza, mette le mani in pasta… da una materia grezza ne ottiene una più raffinata… dal mangiare ciò che c’è si allena ad attivare un processo decisionale, mentale, che nasce da un sentire il proprio corpo, da un contattare le proprie emozioni. Portando l’attenzione dal sentire al fare (e non il contrario), stando nel qui ed ora, ognuno può imparare a dare maggior significato al momento presente, alla gestione di ciò che dispone, all’organizzazione del tempo e… alle abilità che possiede e che magari non valorizza abbastanza. Nella cucina come nella vita.
Giulia Di Sipio, Counselor Relazionale Mediacomunicativo, Coach Relazionale Senior (posizione n°275 Ancore), specializzata in Counseling Gastronomico, concepisce il Cibo come una fonte di nutrimento olistico e uno strumento di lavoro su sé stessi: attraverso il processo alchemico che avviene in cucina, l’uomo sperimenta, trasforma, crea…e potenzia le sue abilità, la gestione delle sue risorse, la capacità di organizzazione, il problem solving.