Giulia Di Sipio

Giulia Di Sipio, Counselor Relazionale Mediacomunicativo, Coach Relazionale Senior (posizione n°275 Ancore), specializzata in Counseling Gastronomico, concepisce il Cibo come una fonte di nutrimento olistico e uno strumento di lavoro su sé stessi: attraverso il processo alchemico che avviene in cucina, l’uomo sperimenta, trasforma, crea…e potenzia le sue abilità, la gestione delle sue risorse, la capacità di organizzazione, il problem solving.

Il gusto del giudizio

In un mondo di “tuttologi”, dove con facilità possiamo accedere alle più disparate informazioni, tutti ci sentiamo nella posizione di poter dire la nostra, criticare l’operato altrui ed evidenziare gli errori, i difetti, le mancanze… ma quanto ci soffermiamo ad ascoltare realmente gli altri?

Tutto parla di noi. Anche quello che mangiamo

Secondo il primo assioma della comunicazione: non si può non comunicare. Tutto è comunicazione. E se lo è perfino il silenzio, perché non dovrebbe esserlo quello che decidiamo di mettere nel nostro piatto o a bollire in pentola?

Non ci si nutre di rimorsi

Il ri-morso non nutre, come il rimuginare non paga. Non è stando nella posizione della vittima o del carnefice, nel colpevolizzarsi o struggersi che abbiamo la possibilità di modificare quello che accade nella nostra vita. Ed è importante cogliere ed accogliere questa sfumatura: le cose si verificano, in un senso e nell’altro, ogni qualvolta noi muoviamo delle energie.

Il Topolino dei denti

Non ho mai dimenticato quel passaggio. Il rito del Topolino dei denti è rimasto indelebile nella mia memoria fino ad oggi, continuando a ricordarmi, al solo pensiero, di quanto sia importante onorare con creatività e dolcezza, quello che accade nella nostra vita.

Il fiore della bellezza

Sarà perché le miei origini per metà sono abruzzesi e per metà sono romane, ma io personalmente i carciofi li ho sempre considerati un cibo straordinario… cucinati con olio, aglio e menta, credo che siano per me uno dei contorni che più adoro… per non parlare della loro versione fritta in pastella, alla giudia, crudi con limone e parmigiano a scaglie… insomma… quando ho scoperto il mito al quale fanno riferimento non mi sono stupita.

Carnevale e il Menù di Nonno Peppino

…forse l’ho già scritto, non so… ma ogni vota che arriva Carnevale e, in particolare, Martedì Grasso, mi vengono in mente questi ricordi… ai quali amo dare spazio, perché nella nostalgia, a piccole dosi, vedo sempre la poesia e la dolcezza.

Il problem solving in cucina

Se la salute, il benessere, l’appagamento… non vi sembrano essere delle motivazioni sufficientemente valide per dare maggiore importanza a ciò che mangiamo, perché non investire delle energie per ottimizzare il proprio rendimento, massimizzare le risorse, rendere più efficace il nostro tempo e, far sì che di sponda, anche la nostra salute (insieme al nostro portafogli) ne possa beneficiare?

“Pane, amore e…”

“𝑨𝒎𝒂𝒓𝒆 𝒔𝒆́ 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒊 𝒆̀ 𝒍’𝒊𝒏𝒊𝒛𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒊𝒅𝒊𝒍𝒍𝒊𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒅𝒖𝒓𝒂 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒂 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂”
Oscar Wilde
…eppure a volte lo dimentichiamo. Nella giornata per eccellenza dedicata a tutti gli innamorati, San Valentino, alcune riflessioni sull’importanza di coltivare l’amore verso noi stessi come prima fonte di ben-essere.

“La cucina come mezzo di comunicazione”

Potremmo dire, facendo riferimento alla “Pragmatica della comunicazione” di P. Watzlawick, che poiché in una interazione, ogni comportamento ha il valore di un messaggio e dunque, “non si può non comunicare”, anche le nostre azioni in cucina e ciò che prepariamo possono dunque essere un nostro modo di comunicare. Con noi stessi e con gli altri.